sabato 15 marzo 2008

Tondo: "Proteggere i bambini e sostenere il volontariato"

Sample ImagePordenone, 15 mar 2008 – “Mettere i bambini al sicuro, proteggere le donne vittime di maltrattamenti e sostenere concretamente il volontariato sono azioni prioritarie per garantire all’intera comunità una qualità di vita migliore”.
Renzo Tondo, candidato alla presidenza della Regione per il Centrodestra, recepisce l’appello lanciato ieri da Mons. Ovidio Poletto, vescovo di Concordia-Pordenone, ed annuncia che la sua Giunta “si occuperà dal primo giorno dei settori nevralgici per la vita di tutte le famiglie del Friuli Venezia Giulia, intervenendo a favore delle categorie più deboli perché quelle forti si difendono da sole”.
“Potenzieremo due strutture importanti come la Commissione Pari Opportunità ed il Tutore dei Minori – spiega – affinché siano in grado di monitorare concretamente le realtà più critiche relative a donne e bambini, dando modo alla politica dei fatti di addentrarsi nelle situazioni di disagio famigliare”.
“Riprenderemo la politica degli oratori e dei ricreatori colpevolmente trascurata dal Centrosinistra – sottolinea – perché non si devono lasciare i giovanissimi in pasto alla società senza alcuna protezione”.
Anche il Volontariato dovrà essere supportato dalla Regione che, in assenza di applicazione da parte del Governo Prodi del trasferimento del 5 per mille delle dichiarazioni dei redditi, sancito nel 2005 dal Governo Berlusconi, alle 860 associazioni di volontariato del Friuli Venezia Giulia che ne avrebbero diritto, si farà garante degli importi dovuti anticipandone l’erogazione. “Non possiamo lasciare senza queste risorse, spesso determinanti, le realtà sociali che operano sul territorio – commenta Tondo – perché coinvolgono le vite di almeno 300mila persone tra operatori del volontariato e beneficiati di un aiuto spontaneo e disinteressato”.

4 commenti:

cosimo de matteis ha detto...

sarò ingenuo,bambino(e la cosa non mi dispiace)e sopratutto non conosco la situazione locale.
ma, di grazia, qualcuno mi saprebbe gentilmente spiegare
che senso ha stare divisi sul fronte nazionale (e lo condivido in pieno)e poi correre per la careca della regione coi voti dell'udc? (che, velocemente, ho visto che è attacata abbastanza duramente anche su sto blog).
Ripeto, può darsi che io sia ingenuo, ma sta cosa non la capisco.
E poi gli inciuci son quelli siciliani, calabresi, ceppalonesi.?
Questo è il civile friuli, che fa corsi di formazione politica a iosa?(magari con fior di stanziamenti pubblici. e magari nei corsi si cerca pure di parlare di Sturzo che invece CONDANNAVA sperpero di denaro pubblico, partitocrazia...)
Ripeto, quanto vorrei che qualcuno mi chiarisse.
Forse il tocai non fa tanto bene.

Popolari Liberali del Friuli Venezia Giulia ha detto...

il TOCAi non centra con la politica tant'è che nessun politico italiano lo ha protetto.
in quanto alla ingenuità mi spiace per lei

cosimo de matteis ha detto...

Quest'avversione (neanche tanto latente) verso i politici italiani "rei"(nientepopodimenochè!!!!!)"di non aver difeso il tocai" naturalmente non fa onore.
Dallo Stato italiano avete avuto la possibilità di fare e sfare a modo vostro (se davvero si riformasse la costituzione toglierei al friuli lo status di regione a statuto speciale: i politici ladri non stanno solo a Napoli ).
Se avessi bevuto un po’ di tocai direi che non siete degni neppure della italianissima Trieste, e che quello squallido inciuciare con l'Istria e la slovenia non è niente bello perché è in chiave anti-italiana, come anche l'assurdo progetto di regione europeo assieme alla slovenia.
Se poi bevo ancora un po’ di tocai vi dico pure che tanto assurdo non è il progetto; ve ne andate voi, il vostro dialetto-che definire "lingua" è quantomeno fuori luogo e dimostra ancora di più le mire autonomistiche ANTI ITALIANE-, il vostro vino, le vostre città fecali, che hanno tutto il peggio del friuli e le cose brutte del veneto -pordenone è l'esempio di tale "bastardaggine"-.
Almeno la Lega parla apertamente di federalismo e financo di secessione: la verità e la chiarezza sono sempre un merito. L’ambiguità ed il nascondimento, invece, disgustano.
Il furlan zoff (a volte ricordo l’assurda polemica con berlusconi: ma se uno è un pessimo allenatore non deve prendersela con un uomo politico che di sport –fra le altre cose- se ne intende eccome) è una “degna” icona del furlan bronse querte ambiguo e traditore, silenzioso e astioso.
Ripeto quanto affermato: è squallido andare insieme alle regionali per la sete di potere. Spero che i pochi politici DEGNI dell’amato Stivale e della cara Trieste prendano le distanze da st’operazione che sembra nata a ceppaloni o a nusco.

Naturalmente nessuna risposta sui corsi di formazione politica e soprattutto nessun chiarimento che sinceramente chiedevo e chiedo riguardo il pastrocchio di presentarsi tutti insieme come impresentabile cartello elettorale. Ripeto, dunque, che preferisco rimanere semplice e bambino piuttosto che politico imbroglione, di qualsiasi latitudine.
Sapete quella definizione data della politica da quel pessimo politico che fù formica? Ecco. Definisce bene e rende l’idea.
(cmq i tedeschi vi disprezzano, molti italiani idem, non vi resta che federarvi davvero coi comunisti sloveni: io certo non ne farei un dramma.
TRIESTE ITALIANA E CATTOLICA

(altro che “sua santità” il dalai lama. Noi serviamo ed ubbidiamo al Papa, Vicario di Cristo, Successore di Pietro, Capo della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana.)

Unknown ha detto...

Prima di parlare dei diritti delle associazioni di volontariato, si dovrebbe parlare delle verifiche che dovrebbero essere effettuate sulle associazioni stesse al fine di garantire ai cittadini che versano il loro contributo che i fondi vengano erogati ad associazioni meritevoli e non ad associazioni che per fredde logiche studiate a tavolino creano centri di potere assoluto, trasformando quella che dovrebbe essere una ONLUS in una mascherata SRL che gode di tutti i vantaggi derivanti dallo status di ONLUS ma che di fatto agisce come una vera e propria società. Nega ai volontari lo status di socio (per altro previsto dallo statuto) per impedire agli stessi di controllare la gestione economico/finanziaria dell'associazione. Nega ai volontari di poter esprimere il proprio voto nel rinnovo delle cariche associative, eludendo le elementari norme di democraticita' alla base di ogni associazione di volontariato. Associazioni come queste esistono ed operano in totale libertà, legittimando anche chi opera in modo corretto ad intraprendere questo tipo di comportamento, tutto questo perchè nessuno effettua i dovuti controlli.

Maggior garanzia deve essere data a chi lavora GRATUITAMENTE in quete associazioni e maggior granzia deve essere data a chi pensa di versare il proprio contributo per una giusta causa senza che debba sorgere il dubbio che questi contributi finiscano nelle tasche di pochi.