lunedì 21 aprile 2008

2008, riapertura della CACCIA ALLE STREGHE

La candidata del Popolo delle Libertà, nella lista per le elezioni regionali del collegio di Pordenone, L. A. dopo essere stata oggetto di richiamo formale da parte della amministrazione della COOPERATIVA ROSSA, ove lavorava da oltre sette mesi, per futili (ovvero INESISTENTI) motivi immediatamente dopo la pubblicazione delle liste per le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia, è stata oggi obbligata, dal Presidente di tale cooperativa che, ovviamente, vive (allegramente) all'ombra dei finanziamenti regionali (veneti e friulgiuliani) e statali, a presentare dimissioni immediate sia in qualità di socia che come collaboratrice.
Ogni commento è superfluo.

lunedì 7 aprile 2008

Tondo: "Il presidente dimissionario della Regione è nudo"

Udine, 6 apr 2008 – “Il presidente dimissionario della Regione è ormai un re nudo, una caricatura di se stesso costretto com’è a mistificare e manipolare anche le dichiarazioni dei sindaci di Tolmezzo e Precenicco pur di provare a raccattare voti ed un gradimento chiaramente compromesso da cinque anni di irresponsabile governo, cinque anni che hanno affossato il bilancio del Friuli Venezia Giulia fino ad un indebitamento di stampo sudamericano: 1.657 milioni di euro, un dato drammatico superiore perfino a quelli di Campania e Sicilia”.
Il candidato del Centrodestra alla presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha trascorso mezza domenica di campagna elettorale assieme ad Enzo Cainero, a sua volta candidato della coalizione alla guida della città di Udine. Proprio da un incontro con gli elettori organizzato da Cainero al campo sportivo San Gottardo, nel capoluogo friulano, Tondo replica puntualmente alle “dichiarazioni folli” rilasciate ieri dal presidente dimissionario e leader della coalizione di Sinistra. “Ha toccato il fondo – aggiunge Tondo – accompagnato da quella paura che può avvertire solo chi, come lui in questi giorni, sente la sconfitta vicina. Confonde la realtà con i suoi sogni e desideri di arrogante onnipotenza, evidentemente consapevole che solo imbrogliando può continuare a costruire i suoi castelli virtuali”.
Altro che gettare la spugna – attacca il deputato carnico – sono ancora più carico dopo avere assistito alle scorrettezze perpetrate dal candidato della Sinistra. Il comportamento, le affermazioni sue e della sua coalizione sono un insulto continuo all’intelligenza ed alla sensibilità dei cittadini del Friuli Venezia Giulia. Non dovrebbe dormire le notti per la vergogna di avere condotto la nostra regione ad un indebitamento immorale (scarica .PDF), confermato nelle cifre anche dal professor Borgonovi della Bocconi, che sarà difficile appianare nei prossimi anni. Invece – conclude Tondo – si presenta ogni giorno ad inaugurazioni di strutture per la cui realizzazione non ha alcun merito, sfruttando con indecente faccia tosta la sua carica pubblica per apparire solo negli ultimi giorni di campagna elettorale là dove mai lo hanno visto o sentito in cinque anni di malgoverno”.

domenica 6 aprile 2008

Tondo attacca Illy sul debito e abbandona gli studi di Telefriuli

Una sola risposta alla prima domanda, breve e decisa. Poi, la buona notte ai telespettatori di Telefriuli, che stavano seguendo in diretta il dibattito con Riccardo Illy.
Renzo Tondo sfidante per il centrodestra del presidente uscente, ha scelto ieri il colpo di scena nel corso del confronto in programma alle 21, abbandonando gli studi dell'emittente udinese subito dopo aver risposto alla prima domanda posta dal direttore della tv, Alberto Terasso.
«Quella di Illy è una Regione spot - ha esordito Tondo - In questi cinque anni c'è stata un crescita esponenziale del 134,7\% dell'indebitamento regionale, grazie al malgoverno e cinismo politico del presidente dimissionario che ci ha portato a questo punto. Questo debito avrà conseguenze devastanti su futuro del Friuli Venezia Giulia. Lasciare un debito come questo significa - ha aggiunto - lasciare in ginocchio la nostra economia. Il bollettino statistico della Banca d'Italia dice che il nostro debito pro capite è più alto dei cittadini del resto del Nordest e perfino della Campania. Illy parla di un debito certificato dalle società di rating, ma anche società come Parmalat e Cirio erano certificate. Lasciare un debito simile, significa mettere in ginocchio la nostra economia. Non vi è ragione alcuna perché io continui a confrontarmi con chi è responsabile di questa vera e propria emergenza - ha concluso togliendosi il microfono - lascio spazio a Illy per chiedere scusa della situazione in cui ci ha lasciato».
Dopodichè, augurando buon compleanno al direttore di Telefriuli, ha lasciato gli studi televisivi, dove era appena giunto anche il direttore del Gazzettino, Roberto Papetti, che avrebbe dovuto intervistare i due candidati.
Sorpreso Terasso - amico di infanzia di Tondo - che rivolgendosi al candidato del Centrodestra, ha parlato in diretta di una delle «mosse più sbagliate che lei potesse fare davanti a tutti quanti. Spero che gli elettori capiscano quello che sta facendo».
Davanti a tutto questo, Illy non si è scomposto e dopo aver detto che quelle del suo avversario sono «falsità» ha sottolineato che «il candidato del centrodestra non sa neanche fare i conti», dicendosi disposto a lasciare anche lui la trasmissione per questioni di par condicio e «per correttezza nei confronti di Telefriuli».
Terasso, insieme al direttore del Gazzettino Papetti, entrato intanto in studio, ha poi deciso di fare a Illy qualche domanda proseguendo nel dibattito, anche sulla base delle indicazioni giunte dal presidente del Corecom Friuli Venezia Giulia, Franco Del Campo. Quest'ultimo, interpellato dall'Ansa mentre partecipava a un dibattito televisivo in diretta sull'emittente triestina Telequattro, ha affermato che la trasmissione con Illy poteva proseguire per metà del tempo complessivamente previsto per tutti e due i candidati.
«Sono rimasto esterrefatto - ha commentato al termine il direttore di Telefriuli - non mi aspettavo questa uscita, anche se mi pareva che ultimamente il Popolo della libertà cercasse di spostare il dibattito sul livello nazionale, evitandosi di mettersi a discutere sui temi locali. È solo una mia impressione sia chiaro. E non vorrei che c'entrasse anche una sorta dipar condicioverso le emittenti tv private regionali, visto che Tondo non aveva partecipato ad un altro dibattito. Le domande che avremmo posto vertevano sui temi d'attualità per il Friuli Venezia Giulia, per avere risposte che interessano ai nostri concittadini».
Tondo , raggiunto telefonicamente, ha invece fatto sapere che a questo gesto stava pensando da qualche tempo. «Non ci saranno ulteriori confronti né televisivi né diretti. L'ho deciso - ha aggiunto - nel pomeriggio, mentre passeggiavo per i boschi della Carnia. Trovo immorale che abbia lasciato in regione un debito pubblico come l'Argentina»
La strategia adottata da Tondo , che in tarda serata ha annunciato per oggi alle 14 una conferenza stampa a Udine, sembra essere quella di continuare ad attaccare politicamente Illy, evitando che quest'ultimo possa ribattergli direttamente come il presidente uscente stava facendo ieri sera, esibendo dati su dati per smentire il suo sfidante.
«Saremo disponibili a mettere a disposizione anche di Tondo i quarantacinque minuti concessi a Illy - ha poi fatto sapere Terasso - senza alcun problema e con le domande che erano già state predisposte per i due candidati. Quanto agli sms dei telespettatori che abbiamo ricevuto in diretta, credo che a parte chi era già schierato con uno o l'altro degli avversari, ci sia chi non ha apprezzato il gesto dell'esponente del Centrodestra».
(IL GAZZETTINO 5/4/08)

martedì 1 aprile 2008

Tondo: "Scelta di campo all'Election Day, insieme per un sogno concreto"

Active ImageTrieste, 31 mar 2008 – “Dobbiamo garantire al Friuli Venezia Giulia una filiera di collegamento nazionale attraverso un’importante scelta di campo che, dal 15 aprile, ci conduca al centro della scena italiana ed europea, lontani dall’emarginazione reale lasciata da un Centrosinistra regionale incapace di ottenere un sostegno concreto e non solo immaginario dal Governo amico”.
Intervenendo all’incontro con l’ex ministro Carlo Giovanardi, promosso a Trieste dal Popolo della Libertà, Renzo Tondo ha espresso soddisfazione per avere mantenuto unita la coalizione di Centrodestra in Friuli Venezia Giulia.
“Queste saranno le elezioni di tutti – ha affermato – ed il presidente dimissionario di questa Regione non riuscirà nell’intento di convincere gli elettori che lui è un’altra cosa, che non è vincolato ai partiti. Perché è vero il contrario, perché votare per lui sarebbe come votare per comunisti e verdi, mandando proprio loro a completare un’opera di distruzione di un Friuli Venezia Giulia chiamato ad uscire dal baratro di un bilancio economico quasi senza ritorno, dove l’indebitamento ha raggiunto cifre inverosimili, immorali, addirittura più del 50% di tutte le legislature della storia del Friuli Venezia Giulia messe insieme”.
“Dal 15 aprile – ha aggiunto il candidato del Centrodestra alla presidenza della Regione – avremo la grande responsabilità di ridare concretezza al sogno del Friuli Venezia Giulia, disatteso pesantemente negli ultimi cinque anni dalla coalizione guidata da chi si è sempre dimesso nella sua vita, prima da sindaco, poi da deputato ed ora da presidente della Regione. Va a finire che ad un certo punto arriva la volta buona….”.
Una regione unita ed esaltata dalle rispettive diversità, un Friuli Venezia Giulia che si propone con la forza delle sue piccole-medie imprese al cospetto di una scena europea. “Questa sarà la regione di persone responsabili che sapranno valorizzare il territorio – ha concluso Tondo – rendendolo fondamentale per la crescita e lo sviluppo dell’intero Paese, un’opportunità ed una volontà confermata a maggior ragione dalla decisione di Silvio Berlusconi di chiudere la campagna elettorale a Udine”.