lunedì 10 marzo 2008

69% DEGLI ELETTORI CENTRODESTRA D'ACCORDO CON USCITA DI GIOVANARDI DALL'UDC

da Clandestinoweb

Giovanardi ha fatto bene a lasciare l'Udc. Sembra questa la convinzione degli elettori del Polo che hanno risposto a un sondaggio di Poggi & Partners sull'ingresso dell'ex ministro nel Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi.
giovanardi280x200.jpgTra gli elettori di centrodestra che sono a conoscenza dell'uscita di Giovanardi dal partito di Casini (il 28% del campione), ben il 69% si è detto d'accordo con questa scelta. L'appoggio dei simpatizzanti di Forza Italia e Alleanza nazionale è più o meno assoluto. Gli azzurri che apprezzano la decisione di mollare l'Udc sono addirittura il 90%, contro un 5% di contrari e un altro 5% che non hanno risposto. Esito "bulgaro" anche fra i sostenitori di Alleanza nazionale, l'88% dei quali dà tutto il suo sostegno all'ex ministro fuoriuscito.
Ma, pur con percentuali ovviamente minori, è l'esito del sondaggio fra gli elettori dell'Udc che risulta particolarmente interessante. Fra coloro che alle scorse elezioni avevano votato il partito di Pier Ferdinando Casini approvano la decisione di Giovanardi di confluire nel Popolo della libertà il 62% degli intervistati, contro il 36% che si è detto contrario.

"Questo non vuol dire che passerà al Popolo della libertà il 62% dei voti dell'Udc", chiarisce Bruno Poggi, presidente di Poggi & Partners.

"Secondo il nostro sondaggio, spiega, il partito di Casini perderà il 40% dei voti, l'altro 22% è rappresentato da gente che resterà fedele ai centristi ma che magari riconosce la coerenza di Giovanardi, che è sempre stato una specie di anti-Follini, l'uomo più vicino al Cavaliere".

Eppure certi sondaggi danno l'Udc ancora oltre il 6%. Come si sposa questo dato con la presunta defezione del 40% degli elettori? "L'Udc nei sondaggi è circa al 5%", coninua Poggi "é vero che per noi perderà il 40% dei voti, ma qualcosa ha recuperato tra i delusi della Margherita".

Da oggi al 13 aprile, però, il presidente di Poggi & Partners non è ottimista su una crescita dell'Udc: "Avvicinandosi al voto gli elettori tenderanno a polarizzarsi. E il peggior nemico del Cavaliere potrebbe essere Veltroni. Se continua a dire che il Pdl sta rimontando molti di quelli che pensavano di votare Casini andranno da Berlusconi per scongiurare una vittroria dell'ex sibdaco di Roma".

"Casini" conclude Poggi "deve puntare a raggiunfere il 4% alla Camera e salvare la pelle. Al Senato se la giocherà in Sicilia, Campania, Lazio, Puglia e Veneto. Altrove non se ne parla". (Libero)

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