lunedì 7 aprile 2008

Tondo: "Il presidente dimissionario della Regione è nudo"

Udine, 6 apr 2008 – “Il presidente dimissionario della Regione è ormai un re nudo, una caricatura di se stesso costretto com’è a mistificare e manipolare anche le dichiarazioni dei sindaci di Tolmezzo e Precenicco pur di provare a raccattare voti ed un gradimento chiaramente compromesso da cinque anni di irresponsabile governo, cinque anni che hanno affossato il bilancio del Friuli Venezia Giulia fino ad un indebitamento di stampo sudamericano: 1.657 milioni di euro, un dato drammatico superiore perfino a quelli di Campania e Sicilia”.
Il candidato del Centrodestra alla presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha trascorso mezza domenica di campagna elettorale assieme ad Enzo Cainero, a sua volta candidato della coalizione alla guida della città di Udine. Proprio da un incontro con gli elettori organizzato da Cainero al campo sportivo San Gottardo, nel capoluogo friulano, Tondo replica puntualmente alle “dichiarazioni folli” rilasciate ieri dal presidente dimissionario e leader della coalizione di Sinistra. “Ha toccato il fondo – aggiunge Tondo – accompagnato da quella paura che può avvertire solo chi, come lui in questi giorni, sente la sconfitta vicina. Confonde la realtà con i suoi sogni e desideri di arrogante onnipotenza, evidentemente consapevole che solo imbrogliando può continuare a costruire i suoi castelli virtuali”.
Altro che gettare la spugna – attacca il deputato carnico – sono ancora più carico dopo avere assistito alle scorrettezze perpetrate dal candidato della Sinistra. Il comportamento, le affermazioni sue e della sua coalizione sono un insulto continuo all’intelligenza ed alla sensibilità dei cittadini del Friuli Venezia Giulia. Non dovrebbe dormire le notti per la vergogna di avere condotto la nostra regione ad un indebitamento immorale (scarica .PDF), confermato nelle cifre anche dal professor Borgonovi della Bocconi, che sarà difficile appianare nei prossimi anni. Invece – conclude Tondo – si presenta ogni giorno ad inaugurazioni di strutture per la cui realizzazione non ha alcun merito, sfruttando con indecente faccia tosta la sua carica pubblica per apparire solo negli ultimi giorni di campagna elettorale là dove mai lo hanno visto o sentito in cinque anni di malgoverno”.

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